Da Siviglia, ove partecipa ai lavori del covegno intenazionale “Archieving exellence in abortion care”, Silvio Viale interviene sul botta e risposta tra Bresso e Cota:
L’aborto è un diritto garantito dalla legge e porre ostacoli e restrizioni alle donne che decidono di abortire vuol dire limitare un diritto. Il compito delle Istituzioni è quello di garantire l’esercizio di questo diritto e non quello di cadere in strumentali contrapposizioni ideologiche. Bisogna rifuggire da slogan riesumati dagli anni ’70, perchè oggi ogni tipo di aborto, anche quello illegale, è più sicuro degli aborti legali degli anni ’70. Nel frattempo sono migliorate le tecniche e ci sono farmaci più efficaci. Cota fa propaganda e cerca di soddisfare promesse elettorali che troveranno rilevanza solo se gli operatori della 194, in particolare coloro che facendo gli aborti ne permettono l’applicazione, saranno lasciati soli. Per questo chi crede nella libertà di scelta, chi si dice dalla parte delle donne, dovrebbe evitare titoli ambigui come quello del convegno di oggi a Palazzo Lascaris ,”194: una legge per la vita”, senza avere il coraggio di aggiungere “delle donne”. Non è con la retorica e il scimmiottamento degli slogan degli antiabortisti che si cancellano venti anni di silenzio. Torino, insieme a Lille e a Edimburgo, è candidata per ospitare il prossimo convegno internazionale nel 2012, quello che in questi giorni ha visto la partecipazione di 700 operatori da tutto il mondo, con le rituali contromanifestazioni degli antiabortisti spagnoli davanti alla sede del convegno.
Siviglia, 23 ottobre 2010.