Pisano e Boni: “Non sfugga a nessuno che questa sentenza contro il padre della RU486 giunge in contemporanea con la discussione in Regione sulla presenza dei pro-vita negli ospedali”
Dichiarazione di Nathalie Pisano e Igor Boni (Segretaria e coordinatore torinese dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta)
Cadono finalmente le accuse ridicole rivolte a Silvio Viale sul presunto atteggiamento violento tenuto nei confronti di una collega. Tuttavia la sentenza del Sant’Anna che sospende Silvio Viale per 15 giorni è totalmente strumentale per due motivi: si parla di potenziale condizione di disservizio quando è stato proprio il Dott. Viale a denunciare tali disservizi che erano peraltro oggetto dell’accesa discussione; si commina una sospensione solo ad uno dei due litiganti, eludendo completamente il merito di quel contrasto. Chissà quale sarebbe stato il verdetto della commissione se non vi fossero stati i 25 giorni di sospensione cautelare decisi, come si ricorderà, ‘per rasserenare gli animi’? Sarà interessante verificare in futuro quante sospensioni verranno comminate negli ospedali piemontesi in seguito appunto a ‘potenziali condizioni di disservizio’. Crediamo inoltre che non debba sfuggire a nessuno che questa sentenza ‘esemplare’ contro il padre della RU486 giunge in contemporanea con la discussione in Regione sulla presenza dei pro-vita negli ospedali. Una proposta del Governo Cota che mostra appieno quale sia il rispetto che si ha nei confronti di chi decide di abortire e della libertà di scelta delle donne.
Torino, 9 novembre 2010