Caduta l’ipotesi più grave l’Ufficio Procedimenti Disciplinari del S.Anna ha irrogato la sanzione di 15 giorni di sospensione, già scontati con i 25 giorni di sospensione cautelare decisi dalla Direzione Sanitaria Aziendale allpaertura del procedimento. Si tratta della prima sanzione disciplinare in venti anni di ospedale, se si escludono i richiami per dichiarazioni non autorizzate sui giornali.
Silvio Viale ha dichiarato:
E’ mancato il coraggio di contraddire l’impostazione della Direzione Sanitaria Aziendale. Sono deluso ed amareggiato, ma ho la coscienza a posto. Quel giorno ho dovuto intervenire con determinazione per garantire le necessità cliniche di tre pazienti in travaglio abortivo e mi si imputa di avere creato “una potenziale condizione di disservizio”, quindi nessun disservizio reale. Se la commissione avesse acquisito gli atti relativi alle attività di reparto e di sala parto non si sarebbe fatta ingannare e avrebbe evitato di inseguire aggravanti finalizzate a non smentire i 25 giorni di sospensione già propinati. In ogni caso non cesserà il mio impegno a tutela delle donne che decidono di abortire per garantire, nonostante tutto, il migliore accesso e le migliori condizioni possibili. Dovrebbe fare riflettere che le ITG (Interruzione Terapeutica di Gravidanza) siano le uniche donne per cui esiste una rotazione tra i reparti del S.Anna, segno inequivocabile di quanto siano sgradite tra l’indifferenza di molti.
Torino, 9 novembre 2010.