Quelle che dovevano essere occasioni storiche per Novara si sono rivelate clamorosi bluff. Le promesse per la città, costruite su facili e improbabili slogan, si sono tradotte in metodica affannata e occupazione di posti di potere. In primavera i novaresi potranno voltare pagina. Il centrosinistra sarà all’altezza della sfida». Atto primo, ieri, della sfida che il centrosinistra lancia,dalla sede storica di via Tornielli, alla corazzata del centrodestra novarese.
Schierati i segretari Elena Ferrara del Pd, Nicola Fonzo di Sinistra Ecologia Libertà (Sel), Sergio Ferrario dei Socialisti e Nathalie Pisano dei Radicali-Bonino Pannella. Della partita anche Cesare Malachino, Carlino Sensolo e Roberto Bramante della Federazione delle Sinistre.
Due i «cantieri» già aperti: per primarie di coalizione e programma. Per le consultazioni sul candidato sindaco, sarà interessante seguire le evoluzioni. Il Pd si sta confrontando. Al momento è certo che nelle primarie corre Nicola Fonzo con Sel ma, hanno concordato anche altri, «ci consulteremo e non è detto che ciascuna forza avrà un proprio nome. Potrebbero esserci convergenze. Così come partecipanti nuovi. L’obiettivo: coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini».
Giovedì dalle 21 in via Tornielli primo appuntamento pubblico per preparare il programma «con temi chiari e nodali». Ciascuna forza porrà l’accento sui temi che le stanno a cuore. Quattro gruppi di lavoro: beni comuni, welfare e sanità, sostenibilità e sviluppo territorio, diritti e partecipazione. Ferrara, neosegretaria provinciale Pd: «E’ l’avvio di un percorso che dovrà avere tempi rapidi ma contenuti solidi. La conclamata deriva del centrodestra potrebbe avvicinare la data del voto a primavera appena iniziata. Novara vuole e merita di riscoprire la vera partecipazione dei cittadini e l’ascolto di singoli, associazioni, operatori in servizi, sviluppo, scuola e lavoro». Fonzo: «Ecco le notizie che vorremmo fossero in rilievo: la coalizione è al lavoro e altri soggetti ci osservano per partecipare; scegliamo il candidato con le primarie che non è rito stanco ma occasione di partecipazione; nel cantiere del programma si lavorerà con trasparenza e concretezza; tempi rapidi perché la situazione, anche nazionale, lo impone. Personalmente e con Sel, non vedo l’ora di cominciare la campagna elettorale. L’entusiasmo ci sostiene e incoraggia. Siamo fe-li-ci – Fonzo lo scandisce – di andare al confronto: per dare risposte nuove a Novara e smascherare le balle degli ultimi 10 anni di centrodestra». Pisano: «Dobbiamo più che mai essere credibili e puntuali nelle domande ai cittadini. In questi anni noi non avevano ruoli nel palazzo ma stavamo sul territorio. Ci battiamo contro l’egemonia della Lega: faceva della legalità una bandiera. La stanno ammainando giorno dopo giorno». Ferrario: «Il modello Novara fa acqua perché il centrodestra è in crisi di valori. Vogliamo anzitutto una città meno egoista, attenta ai problemi delle donne e di famiglie in difficoltà. Pronta alle vere opportunità e non a seguire ancora le sirene che hanno portato, è sotto gli occhi di tutti, allo sfascio di principi e progettualità del centrodestra».
La Stampa ed. Novara, 10 Novembre 2010