Lettera a La Stampa astigiana di Salvatore Grizzanti, tesoriere dell’Associazione Aglietta.
Egr. Direttore,
Ho letto con piacere la lettera di Giampiero Monaca su La Stampa del 18 novembre. A mio avviso l’Agrivillage è un’idea già vecchia prima di essere attuata, una concezione superata di modernità. Veramente si vuole far credere che un outlet della Barbera e del cardo gobbo farebbe bene all’economia agricola ed al turismo dell’Astigiano e che tedeschi, giapponesi ed americani sceglieranno di farsi un giro in un villaggio di cartapesta a valle piuttosto che in cantine e cascine tra Langhe e Monferrato?
Le idee che servono ad Asti e Provincia sono molto più semplici ed economiche di maxicomplessi in periferia: ad esempio si potrebbe creare un Agrivillage virtuale mettendo i produttori agricoli, le enoteche, i ristoranti tipici, le cantine etc. in una rete consultabile tramite web o un applicazione per smartphone grazie alla quale qualsiasi turista in provincia possa muoversi liberamente, senza perdersi, e godere veramente di ciò che l’Astigiano può offrirgli ovvero molto più di un outlet village.
Salvatore Grizzanti
Associazione radicale Adelaide Aglietta – Radicali Italiani