Viale e Boni: “Ridicolo che definisca provocazione politica una delibera sottoscritta da 3000 torinesi e non consideri se stesso un provocatore”
Dichiarazione di Silvio Viale (Presidente di Radicali Italiani) e Igor Boni (Coordinatore torinese dell’Associazione radicale Aglietta)
Un Assessore è libero di pensare e di dire ciò che vuole su qualsiasi delibera, ma se mostra l’intenzione di non volere rispettare una delibera del Consiglio Comunale dovrebbe essere coerente e dimettersi. Può certamente invocare una sorta di obiezione di coscienza ma questa implica, prima di tutto, un’assunzione di responsabilità piena anche nelle conseguenze. Non si tratta infatti di cosa si pensa ma dei compiti che si hanno. Legittima la sua battaglia contro, ma ora c’è una delibera da applicare e non può lavarsene le mani. Ricordiamo a Ferraris, che per mesi ha bloccato con cavilli inutili e pretesti ridicoli la delibera nelle commissioni, che oggi in molti comuni il registro c’è già e funziona. Quindi basta con le chiacchiere. Se vuole che sia un altro ufficio, non alle sue dipendenze, ad occuparsi del registro faccia delle proposte, ma la smetta di prendere in giro con fantomatici registri on-line. Il comune non è facebook e un Assessore dovrebbe avere più rispetto per i suoi concittadini che hanno sottoscritto la delibera radicale. Rispediamo al mittente l’accusa di provocazione politica e chiediamo più rispetto per il ruolo che egli ricopre, che lo impegna ad applicare la delibera del Consiglio Comunale.
Torino, 18 novembre 2010