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Spot pro-eutanasia: lettera inviata alle tv piemontesi

SPOT PRO EUTANASIA, LETTERA DI GIULIA SIMI INVIATA, TRAMITE ASSOCIAZIONE AGLIETTA, ALLE TV PIEMONTESI:

Gentile Redazione,

sono Giulia Simi, vice segretaria dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica. La morte recente di Mario Monicelli ha riproposto all’opinione pubblica italiana, in modo drammatico, la questione che esattamente quattro anni fa Piergiorgio Welby pose al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: il diritto (negato, quindi da conquistare) del cittadino italiano, di ogni cittadino, a porre fine alla propria esistenza quando egli (e nessun altro) lo ritenga giusto ed opportuno.

E’ per cercare di ricreare nel Paese quel dibattito che il “caso Welby” e poi il “caso Englaro” suscitarono, è per cercare di dare voce a quei milioni di italiani e di italiane che sono a favore dell’eutanasia (il 67% degli italiani, secondo il Rapporto Eurispes 2010), cioè sono a favore della libera scelta di ognuno anche sul fine vita, che l’Associazione Luca Coscioni sta promuovendo presso le emittenti televisive private di tutta Italia lo spot pro Eutanasia creato dall’associazione Exit international (vedi link in calce alla presente).

Chiedo la Vostra disponibilità a trasmettere sulla vostra emittente questo spot video, a pagamento o eventualmente a titolo gratuito (in quota comunicazione sociale, data la natura no profit dell’Associazione Luca Coscioni); una rete di televisioni e radio hanno programmato per il mese di gennaio la messa in onda dello spot, per poi eventualmente inserire anche dibattiti di approfondimento.

Sarebbe un’occasione per iniziare a affrontare questa questione perché, come diceva Luca Coscioni, vogliamo allontanare i fantasmi che ruotano intorno al termine eutanasia e vogliamo non essere vittime dell’eutanasia clandestina

In attesa di sua risposta, le invio cordiali saluti

Giulia Simi (vice segretaria Associazione Luca Coscioni)