Dopo aver appreso la notizia della proposta da parte dei City Angels di tornare ai ricoveri coatti, Domenico Massano (giunta di segreteria dell’associazione radicale Adelaide Aglietta) ha dichiarato:
Il giorno dopo la tragica morte per freddo di Sergio Manunza, dobbiamo prendere atto delle dichiarazioni dei City Angels sulla necessità di ricovero coatto per alcuni clochard. Questo tra le affermazioni pilatesche dell’assessore Marco Borgione che afferma, come ogni anno, di aver fatto tutto il possibile per rispondere al meglio alla supposta “emergenza” freddo e per evitare questa morte. Quel che noi ricordiamo sono le chiusure di alcuni dormitori nel periodo estivo e la riconversione di altri, snaturandone la funzione, con forti polemiche di operatori ed associazioni. Ma si sa, l’assessore taglia d’estate, quando i problemi per chi dorme all’aperto sono minori, e scarica responsabilità e colpe d’inverno. Ora, secondo le sue parole, non solo la città avrebbe più posti letto del necessario, ma la colpa di eventuali tragedie sarebbe delle persone che non accettano l’aiuto offerto, fornendo ulteriori argomentazioni a chi già ipotizza interventi “securitari” come il ricovero coatto.
Ma se, come dice l’assessore, la strada accoglie persone sempre più fragili e difficili da agganciare, noi ci saremmo aspettati una valutazione delle migliori strategie di aggancio e risposta ai bisogni di queste persone, programmando nei mesi estivi (quelli di tagli e riconversioni) una strategia di intervento di più ampio respiro concordata con operatori ed associazioni.
Non è scaricando sulle persone più “fragili” la responsabilità della propria morte che si risolve la situazione, ma interrogandosi su quali risposte siano le più adeguate per rispondere al meglio ai problemi.
Forse un po’ di autocritica in più non farebbe male all’assessore, limiterebbe il ricorso ad ipotesi pericolose quale quella dei ricoveri coatti e aiuterebbe a prevenire il ripetersi di tragedie come quella di Sergio.
Torino 20 dicembre 2010