La Stampa, Ed. Torino, 20/01/2011
E LA SINISTRA PRENDE TEMPO IN ATTESA SI AIRAUDO
Lo slogan c’è, e ne ricalca uno particolarmente in voga in questi giorni: «Meno male che Silvio (Viale) c’è». Con lo slogan è arrivato anche il primo candidato alle primarie del centrosinistra non iscritto al Pd. È il presidente dei Radicali italiani Silvio Viale. Il ginecologo del Sant’Anna da ieri è in campo: «Occorre lavorare alla costruzione di una vera città metropolitana, finire la linea 2 del metrò e mettere in cantiere la terza, completare il passante ferroviario, adeguare la rete tangenziale e cessare ogni forma di melina sulla Tav – spiega – Inoltre bisogna ridurre gli sprechi e rendere più efficienti, trasparenti e razionali i servizi ai cittadini. Per questo serve una candidatura laica, liberale, socialista e radicale, che sappia dare una speranza di entusiasmo ai torinesi».
Secondo la bozza per le primarie, che verrà definita venerdì, Viale – come candidato espresso da uno dei partiti della coalizione – non avrebbe bisogno di raccogliere firme. È però possibile che gli venga chiesto di presentarsi con una quota di sootoscrizioni. È anche possibile che il regolamento venga modificato, magari abbassando la soglia delle firme necessarie ai candidati civici (per ora sono 5 mila).
Nel Pd, nel frattempo, Davide Gariglio si avvicina alle 700 firme necessarie per correre: ne ha circa 580. Acque sempre agitate, invece, a sinistra. Il tavolo della Fabbrica per Torino ha deciso di prendere tempo. Non si arriverà a individuare la candidatura entro la fine della settimana, come previsto. Ci vorrà del tempo, ed è impossibile non leggere in questo slittamento un’apertura a Giorgio Airaudo, il sindacalista della Fiom corteggiato da Vendola che scioglierà le riserve solo dopo lo sciopero generale del 28 gennaio. Dovesse rinunciare, è possibile che si faccia strada un’opzione civica, magari incarnata dall’assessore Roberto Tricarico.