“La Stampa”, 22/01/11, cronaca di Torino
La rosa dei nomi dovrà essere formalizzata il 29 gennaio
A quasi un mese dalle primarie il centrosinistra finalmente ha il suo regolamento. L’hanno varato ieri sera, dopo una riunione fiume, i partiti dell’alleanza, esclusi però Italia dei Valori e Moderati. I loro emissari hanno abbandonato il tavolo, senza nessuna polemica, confermando però di non essere interessati al metodo della consultazione popolare per la scelta del candidato.
Si voterà il 27 febbraio. Un mese prima, il 29 gennaio, tutti gli aspiranti sindaci dovranno uscire allo scoperto. Sul punto si è discusso a lungo: il Pd avrebbe preferito chiudere la partita entro il 27 – ultimo giorno in cui i suoi candidati possono raccogliere firme tra gli iscritti – mentre Sinistra e libertà e la Federazione della Sinistra hanno spinto per il 29. Data non casuale: il 28 gennaio è il giorno dello sciopero indetto dalla Cgil, la prova di forza della Fiom. Prima di quel giorno Giorgio Airaudo, segretario regionale del sindacato che Nichi Vendola vuole candidare a Torino, non romperà gli indugi. Ecco la ragione delle pressioni per aspettare il 29.
Il regolamento prevede che ogni partito della coalizione potrà indicare un proprio candidato. Solo i Radicali a oggi sono intenzionati a farlo, schierando Silvio Viale. Gli esponenti della società civile dovranno invece passare al vaglio delle segreterie di partito, un organismo in cui sarà il Pd a dettare legge. Se la loro candidatura verrà approvata, dal 31 gennaio potranno cominciare a raccogliere le firme tra i cittadini. Ne serviranno 3 mila da presentare entro il 19 febbraio. Un risultato di compromesso, ottenuto grazie alla mediazione dei Radicali e di Sel che abbassa di 2 mila firme il tetto stabilito in un primo momento. Sulla scheda ci sarà solo il nome del candidato senza simboli di partito.
Le norme varate ieri sembrano lasciare ben poche possibilità alla candidatura di Roberto Tricarico: il tavolo dei partiti ha stabilito che le firme fin qui raccolte (l’assessore sostiene di avere mille adesioni) non sono valide. Inoltre, i candidati «civici» non dovranno essere iscritti ad alcun partito ed essere approvati dalla coalizione. I partiti del centrosinistra torneranno a riunirsi il 26 gennaio per elaborare una bozza di programma, che tutti i candidati dovranno sottoscrivere.