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Viale chiude criticando la faciloneria degli altri 4 candidati

PRIMARIE – VIALE CHIUDE CRITICANDO LA FACILONERIA DEGLI ALTRI QUATTRO CANDIDATI SU CENTRO PEDONALE, METROPOLITANA E SMOG.

FILO DIRETTO SU RADIORADICALE ALLE ORE 16.
Domani Silvio Viale voterà alle ore 10:30 al gazebo di Corso Francia 364.

Torino, 26 febbraio 2011

Chiudendo la campagna elettorale in Via Garibaldi, Silvio Viale ha preso spunto dalla prima storica via pedonale torinese per criticare la faciloneria delle fantastiche promesse degli altri candidati e proponendo la metropolitana come priorità assoluta per il centro e le periferie.

Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani, ha rivendicato con orgoglio il proprio impegno ambientalista e stigmatizzare la caricatura che delle tematiche ambientali fanno gli altri quattro candidati.

Silvio Viale ha detto:
“Sognare un centro pedonale o dire che tutto il centro deve essere pedonale significa dare sfoggio di faciloneria e dimenticarsi di almeno quattro cose.
La prima è che le principali piazze del centro di Torino sono già pedonali (piazza San Carlo, piazza Castello, piazzetta Reale, piazza Carignano, piazza Carlo Alberto, piazza Palazzo di Città, piazza Corpus Domini), oltre a Via Garibaldi e via Lagrange, un insieme che deve crescere e migliorare. Peraltro fui proprio io a ottenere negli anni ’90 piazza San Carlo pedonale in cambio del parcheggio Valdo Fusi, anche se per la realizzazione ho dovuto poi attendere le Olimpiadi.
La seconda è che nessuna citta europea (Strasburgo, Bruxelles, Londra. Parigi, Vienna, Berlino, Berna, Amsterdam, Copenaghen, ecc) ha un centro totalmente pedonale, al quale non si possa accedere in auto, a macchia di leopardo, oltre che con i mezzi pubblici.
La terza è che la città non può essere intesa ad uso esclusivo di trentenni in buona salute, palestrati, sui pattini o in bicicletta, ma è composta da una maggioranza di persone a cui non si può chiedere di percorrere lunghe distanze a piedi.
La quarta è che sarà possibile risolvere il nodo di via Roma e di via Po, mantenendone i valori paesaggistici, solo quando la seconda linea metropolitana attraverserà il centro. La seconda linea di metropolitana deve essere una priorità assoluta per la città perchè, oltre alla valenza ambientale, sarà il volano principale per valorizzare le zone nord e sud di Torino, quelle attualmente più penalizzate.
Un altro esempio di faciloneria che ha, purtroppo unito gli altri quattro candidati, è purtroppo quello di avere sempre e solo promesso di più a tutte le categorie e a tutti i gruppi che hanno incontrato, senza mai accennare alla necesità di confrontarsi con i tagli e il bisogno di rendere più efficiente tutto il sistema amministrativo, che comporterà cambiamenti.
Mi consola che, anche grazie alla mia candidatura, sui temi laici dei diritti individuali dei torinesi tutti i candidati si siano impegnati a non fare passi indietro su testamento bhiologico e unioni civili.”