Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani, invita il Prof Umberto Veronesi ad una seria riflessione e chiede al governo di unificare in un unico giorno le elezioni amministrative e i referendum.
Silvio Viale ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Le notizie che giungono dal Giappone impongono una riflessione sul programma neonuclearista del governo italiano. Lo impongono, in particolare, a Umberto Veronesi per la sua troppo entusiastica adesione. Condividendo con lui le stesse opinioni su quasi tutto, a parte appunto il nucleare, mi permetto di chiedergli se non abbia nulla da dichiarare? La domanda è se il nucleare convenga davvero? Se mantenere in sicurezza le centrali nucleari non renda antieconomico ogni investimento? Non si tratta di arroccarsi oggi sulle suggestive immagini di Fukushima, come mezzo secolo fa su Chernobyl, esasperando il pericolo delle centrali nucleari, ma di prendere atto che il nucleare non è la politica energetica migliore. Da ambientalisti, i radicali non hanno mai escluso che la ricerca possa un giorno ridurre davvero i rischi al minimo, ma non ci si può rinchiudere in atteggiamenti fideistici. Del resto con Veronesi abbiamo in comune la stessa fiducia nella scienza e nella ricerca scientifica, nonché le stesse battaglie peri diritti individuali, per cui mi auguro che Fukushima possa essere l’inizio di un confronto proficuo anche sul nucleare.
Per quanto riguarda il governo, dopo quello che è accaduto in Giappone, non vi sono più scuse per non assumersi la responsabilità di lasciare la parola ai cittadini, accorpando i referendum alle elezioni amministrative. Altrimenti, se il governo si arroga il diritto di decidere da solo, deve avere il coraggio di indicare subito i siti delle future centrali nucleari in Italia.
Torino, 12 marzo 2011.