Il presidente di Radicali Italiani, Silvio Viale, che nei giorni scorsi aveva chiesto l’accorpamento al 15-16 maggio o al 12-13 giugno, ha diffuso la seguente nota:
Il voto di Marco Beltrandi mi appare incomprensibile. La vera truffa del governo è quella di volere mettere i referendum nel periodo di chiusura delle scuole, come accadde per quelli sulla legge 40, e l’accorpamento è un modo per dare più possibilità ai cittadini di pronunciarsi efficacemente, non essendo nessuno obbligato ad accettare tutte le schede. Capisco il gesto di protesta e di proposta di Marco contro l’ipocrisia di chi, a sinistra, ha sempre mal sopportato i referendum, non ha mai agito per eliminare il quorum, e ora diventa strumentalmente referendario, ma un deputato deve sapere distinguere i momenti politici e capire i significati che assumono. E’ probabile che Marco Beltrandi, fedele a un principio, non abbia capito che il suo voto sarebbe stato determinante – come non l’ha di certo capito nemmeno Rosy Bindi – ma questo non è una scusante. Se la mozione fosse passata, i radicali avrebbero avuto più forza per proporre nel’agenda del centrosinistra l’abolizione del quorum, consapevoli che oggi non vi è una maggioranza parlamentare in tal senso. Dopo il voto di oggi non si può dire che l’obiettivo sia più vicino. Ora resta l’impegno per raggiungere il quorum il 12-13 giugno e i guasti del voto di oggi non mi sembrano poi cosi gravi. Su una cosa bisogna però essere chiari: chi si sta apprestando a linciare Marco Beltrandi si guardi allo specchio.
Torino, 16 marzo 2011.