Sulla sentenza della Corte di Strasburgo è intervenuto Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani, che ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Facendolo diventare un simbolo laico perdono soprattutto i credenti e vincono quelli che lo vogliono usare per marcare il territorio e lo spazio pubblico, sperando così di marcare le coscienze. Ma la storia per fortuna non torna indietro e non è lontano il giorno in cui ognuno potrà professare la propria religione, o nessuna religione, senza il bisogno che una di esse voglia attribuire al proprio simbolo una arbitraria funzione universale altamente educativa. Sono cresciuto con il crocifisso sul muro ed è tuttora presente nella sala operatoria ove pratico gli aborti. Non mi ha mai dato fastidio, ma non l’ho mai considerato un simbolo laico alla stregua di una qualsiasi carta geografica appesa in un’aula. La sentenza di Strasburgo non è un segno di civiltà. Da oggi sarà più difficile chiedere il rispetto dei cristiani nel mondo, se l’Europa è la prima ad imporre la croce ai fedeli delle altre religioni.
Torino , 18 marzo 2011.