Viale e Boni: “Cota si opponga almeno alle scorie nucleari nel Monferrato!”
La Sogin, la società per la gestione degli impianti nucleari, ha individuato il Monferrato tra le 52 aree di circa 300 ettari ciascuna idonee per ospitare il sito nazionale per le scorie radioattive. Quello stesso Monferrato che insieme a Roero e Langhe è stato candidato dalla Regione Piemonte per divenire patrimonio dell’umanità per l’UNESCO (DGR 87-13582 del 16 marzo 2010).
Silvio Viale (Presidente di Radicali Italiani) e Igor Boni (Coordinatore provinciale torinese Associazione radicale Aglietta) chiedono a Cota di prendere posizione:
“Non c’è molto da discutere. O si pensa al Monferrato come possibile sito di stoccaggio delle scorie nucleari italiane o lo si sostiene la sua candidatura patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Se si vuole promuovere il paesaggio, l’ambiente, la tradizione della vitivinicoltura piemontese e tanto altro, non si può pensare a un deposito di scorie nucleari. Se si accetta l’idea del sito per lo stoccaccio nucleari è difficile promuoverne seriamente la candidatura all’UNESCO. Chiediamo a Roberto Cota di dichiarare subito l’indisponibilità della Regione Piemonte ad ospitare nel Monferrato il sito nazionale di stoccaggio delle scorie nucleari, sperando che non scelga di sacrificare la candidatura all’UNESCO”.
Torino, 30 marzo 2011