“Di Pietro e Vendola non possono sostenere la guerriglia ad oltranza contro l’opera e gli operai.”
A dichiararlo è Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani e Consigliere Comunale di Torino, che ha così proseguito:
“Chi si oppone alla TAV ha fallito perché in venti anni non ha convinto la maggioranza dei cittadini. Torino e il nordovest non possono essere isolati dalla grande rete di comunicazione europea. Opporsi è sempre legittimo, ma l’ostruzionismo violento ad oltranza no. La TAV sta diventando il pretesto per iperbole rivoluzionarie di ogni tipo, dal modello basco a quello resistenziale. Chi parlo di nonviolenza, chi critica la violenza, non può accettare di avere accanto chi della violenza ne fa la prassi. Una cosa è circondare pacificamente i siti e lasciarsi portare via di peso, altra è preparare lo scontro con spranghe, vernici, estintori, fionde e sassi dietro le barricate. Di Pietro e Vendola non possono dare sostegno a tutto ciò e devono dire, senza ambiguità, se sosterranno la guerriglia ad oltranza contro l’opera e i lavoratori dei cantieri. Il già due volte ministro di Prodi e Berlusconi non può nascondersi dietro la giravolta delle metafore, mentre il Governatore delle Puglie dovrebbe avere più rispetto per i piemontesi e il nordovest. Legittimane i violenti, dallo stadio alle piazze, non è mai una buona strategia.”
Torino, 28 giugno 2011.