PROCESSO GIOVINE/MANFREDI (RADICALI): GIOVINE CONDANNATO, 17 FIRME SU 19 DELLA SUA LISTA SONO FALSE. LA LISTA E’ INESISTENTE. COTA PRENDA ATTO E SI DIMETTA. SUBITO, NUOVE ELEZIONI.
Alla lettura della sentenza del processo a carico del consigliere regionale Michele Giovine e del padre Carlo, Giulio Manfredi (vice-presidente Comitato nazionale Radicali Italiani) ha dichiarato:
Il giudice ha accolto pienamente le richieste del PM. Finalmente, dopo sei anni di brogli e di intrallazzi, una sentenza ha punito Michele Giovine. Ma il dato eclatante che la sentenza evidenzia è la dimensione del falso: 17 firme false su 19 significa che la Lista “Pensionati per Cota” è giuridicamente inesistente. Tale lista, con i suoi 27.000 voti, è stata determinante per la vittoria di Roberto Cota , che ha superato Mercedes Bresso di soli 9.000 voti.
Nei bar di paese, quando si scopre che al tavolo da gioco era seduto un baro, si punisce il baro e si ripete la partita di carte. I cittadini piemontesi devono tornare a votare, con regole chiare e con controlli che assicurino finalmente che non vi siano più bari. Cota prenda finalmente atto di essere stato eletto in una partita truccata e si dimetta, consentendo nuove elezioni regionali in autunno. Se non lo farà, ci penseranno prima la Consulta e poi il Consiglio di Stato a ribaltare sul fronte amministrativo quello che oggi la magistratura ha sancito sul piano penale.
Ricordo che la Lista Bonino-Pannella era presente nel processo come parte civile ed ha avuto 10.000 euro di risarcimento. Ringrazio, a nome di tutti i radicali, l’avvocato Alberto Ventrini che ha rappresentato Marco Pannella nel processo.
Sulla vetrina della sede radicale di Via Botero n. 11/f è affissa la pagina di giornale con alcune delle firme false della lista di Michele Giovine con accanto quelle vere; tale pagina sarà mandata in “loop” sul sito www.associazioneaglietta.it finchè i piemontesi non torneranno a votare.”
Torino, 30 giugno 2011