Dichiarazione di Silvio Viale, Presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale di Torino:
“Come gli altri candidati alle primarie del centrosinistra ho ricevuto i risultati della ricerca dell’Osservatorio sulla comunicazione politica dell’Università di Torino, svolta su un campione di 646 intervistati in occasione delle primarie del 27 febbraio scorso. I dati confermano quanto già noto e che, anche tra gli elettori di sinistra, i No TAV sono una minoranza. Ovviamente, si può e si deve enfatizzare che vi sia poca informazione, ma questo vale per quasi tutte le questioni programmatiche e la litania della scarsa informazione rischia di avvitarsi strumentalmente all’infinito. Basterebbe condurre lo stesso tipo di test su altre questioni. Mi limito quindi a due osservazioni. La prima è che se si ripetesse oggi lo studio la percentuale dei contrari (16%) sarebbe ancora più bassa e quella di coloro che, nelle tre categorie indicate, non sono contrari alla TAV (83%) sarebbe ancora più alta. La seconda, la più importante, è che un centrosinistra che dovesse presentarsi agli elettori con una posizione NO TAV sarebbe perdente. Tutto ciò significa che bisogna certamente informare di più sull’importanza strategica della linea Torino-Lione del corridoio 5, ma che chi sta nella coalizione di centrosinistra deve prendere atto della centralità della TAV. La degenerazione violenta autartica, anti-sistema e anti-crescita, del movimento no TAV è il segno di una ulteriore evoluzione minoritaria ed integralista di quello che è comunque stato un movimento di protesta locale. Del resto alle primarie del 27 febbraio hanno vinto nettamente i candidati a favore della TAV che quelli criticamente contro e tutto il centrosinistra deve prenderne atto.”
Torino, 5 luglio 2011.