SANITA’/RADICALI: GIA’ ALLA PRIMA INTERVISTA NEO-ASSESSORE MONFERINO APPARE RETICENTE. PUBBLICHI ONLINE TUTTI I SUOI INCARICHI.
Su “La Stampa” del 4 agosto, a precisa domanda “Si dimetterà dagli altri incarichi?”, il neo-assessore regionale alla Sanità, Paolo Monferino, così risponde “No. Non c’è incompatibilità tra fare l’assessore e il consigliere di amministrazione di società che producono macchine agricole o elettrodomestici”. Stop.
Giulio Manfredi (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta):
Già alla sua prima intervista in veste di politico (quale è, lo voglia o no), l’ing. Monferino si dimostra reticente. Parla di società che producono macchine agricole o elettrodomestici e difatti Monferino è Amministratore di CNH (Case New Holland) e di Indesit Company. Ma perchè Monferino non ha detto di essere anche nel CdA di Alleanza Toro Assicurazioni? E perchè Monferino non ha detto di essere stato entrato, il 23 marzo 2011, nel CdA di “Ferrari S.p.A.”, assieme a sir Christopher Gent, presidente (non esecutivo) del secondo gruppo farmaceutico del mondo, la britannica GlaxoSmithKline?
Spulciando i bilanci di Alleanza Toro Assicurazioni, abbiamo verificato che nel portafoglio titoli ci sono anche numerose industrie farmaceutiche: Glaxo, Roche, Merck & Co., Pfizer Inc.
Consigliamo al neo-assessore, per evitare le solite male lingue, di pubblicare sul sito della Regione, nella sua biografia (che ancora manca), tutti gli incarichi da lui ricoperti. Così tutti i cittadini piemontesi potranno conoscere e giudicare, potranno dare ragione a lui o a noi radicali, che rimaniamo convinti dell’esistenza di un’incompatibilità non giuridica ma politica.
Ora che, però, Monferino è uomo pubblico, deve rispondere a una semplice domanda: quante ore/lavoro dedica ogni anno non solamente alla partecipazione ma anche alla preparazione dei CdA di cui fa parte?
Infine, comprendiamo perfettamente il punto di vista di Monferino: la giunta Cota rischia di saltare tra pochi mesi per colpa delle firme false di Giovine. Perchè Monferino dovrebbe dimettersi dai suoi incarichi per rischiare di trovarsi a Natale a mani vuote?
Torino, 5 agosto 2011