“E’ come se la parte più responsabile dei NO TAV si sia messa da parte e abbia delegato, un po’ per paura, un po’ per impotenza e un po’ per cinismo, ai violenti l’ultima spiaggia della campagna NO TAV. L’obiettivo sono le persone, i poliziotti e gli operai, ma tra poco anche chi è favorevole alla TAV lontano dal cantiere, accarezzando l’idea di uno stop per fatti violenti.”
Questa la dichiarazione di Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale a Torino, che ha proseguito:
“E’ un film già visto e sono sempre più pregnanti le responsabilità di quella pattuglia di sindaci ed amministratori che sembra compiacersi, auspicare e dirigere le azioni militanti contro le ditte e il cantiere. E’ ora che anche loro la smettano con i toni apocalittici, che incoraggiano gli strateghi e gli attori della guerriglia permanente contro le cose e le persone, perché Il necessario ed inevitabile passaggio di un treno in Val di Susa non è certo una diga che sommerge la valle.”
Torino 10 settembre 2011.