GENITORI NONNI/RADICALI – VIALE, CANTONATA ETICA O ACCANIMENTO MORALIZZATORE? LA LEGGE 40 NACQUE PROPRIO DA UN ASTIO BIPARTSAN CONTRO LE NONNE MAMME.
Silvio Viale rompe il silenzio sulla vicenda della piccola Viola nata il 26 maggio 2010 presso l’Ospedale Sant’Anna dopo che la madre si era sottoposta a tecniche di fecondazione assistita. Il ginecologo radicale, che lavora proprio all’Ospedale Sant’Anna di Torino, ha diffuso la seguente nota:
“Anche facendo la tara su quanto è stato riportato dai giornali e pur riconoscendo che le assistenti sociali e il magistrato abbiano probabilmente acquisito elementi non resi noti, tutti gli indizi orientano verso una cantonata etica, condizionata da un pregiudizio. La questione non è certo la vecchiaia dei genitori non considerata in tanti di casi noti – da Chaplin 73 anni a Pavarotti 68 anni , passando per Anthony Quinn 81 anni, Picasso 76 anni e poi Gaucci, Mike Bongiorno, Luca di Montezemolo, Placido, Briatore, ecc. – e nemmeno l’età della madre, più giovane di quella del marito, ma se vi sia un’età anagrafica, e quale sia, che precluda la possibilità di essere genitori e di far crescere bambini e ragazzi minori. Si tratta di una questione di libertà. Per il bene del nostro Paese mi auguro che vi siano robuste ragioni sociali, valide anche per una coppia di quarantenni, perché altrimenti saremmo in presenza di un ingiustificato accanimento etico senza precedenti. Se così fosse, le assistenti sociali e un giudice potrebbero decidere l’età limite per cui i nipotini non possono più essere affidati ai nonni in caso di morte o assenza prolungata dei genitori. In una società sempre più vecchia si vieterebbe a molti di avere figli fo di farli crescere, perché nel frattempo si sarebbe raggiunta l’età limite. Siamo di fronte al rischio di uno Stato Etico, se non si dimostra che nel caso specifico ci siano specifiche condizioni che impediscono di fornire gli aiuti necessari alla coppia. Vi è poi un aspetto misogino contro le nonne-mamma, un astio bipartisan che risale ai primi casi degli anni 93 – 94, dal quale presero piede le mosse di quella che dieci anni dopo sarebbe diventata la famigerata legge 40, il cui iter iniziale si deve proprio a donne del centrosinistra. Per tutte queste ragioni mi schiero con la coppia di Mirabello e ritengo che gli si debba aiutare mantenendo il nucleo famigliare e non distruggendo la famglia.”
Torino, 17 settembre 2011.