Dichiarazione di Salvatore Grizzanti, tesoriere Associazione radicale Adelaide Aglietta e membro Comitato nazionale di Radicali Italiani, che ieri ha garantito la diretta Twitter del Palio di Asti (vedere hashtag #paliodiasti).
Anche i più freddi nei confronti della manifestazione, come il sottoscritto, non possono non scaldarsi quando entrano nel catino di piazza Alfieri soprattutto se sono nati e cresciuti ad Asti.
Quest’anno il Palio ha visto un incremento di turisti ma ora credo che sia giunto, per noi, il momento di fare delle scelte. In questi giorni mi sono molto confrontato con gli astigiani su Facebook e ciò che ho potuto notare che c’è voglia di cambiamenti, anche urbanistici, da parte di tutti. Per quanto riguarda piazza Alfieri sono in molti a chiederne la pedonalizzazione. Io propongo i seguenti punti:Via i platani che coprono i bei palazzi e compromettono la visibilità della corsa del Palio.
Pedonalizzazione e pavimentazione dell’attuale parcheggio.
Demolizione dell’attuale sede di Provincia e Prefettura, le quali (in attesa dell’abolizione) si potrebbero collocare nei tanti edifici vuoti presenti in città (ad esempio l’ex Ospedale) ed utilizzarne al’area per la creazione di verde pubblico nell’ottica di un ingrandimento del Parco della Resistenza.
In poche parole un ritorno alle origini per piazza Alfieri, un tornare al passato per rinnovare. Gli spazi liberi che si creerebbero e la nuova circolazione stradale, che prevedrebbe l’esclusione della piazza, consentirebbero la realizzazione di un tracciato per il Palio più idoneo allo spettacolo, più suggestivo e più sicuro per i cavalli. La piazza durante l’anno sarebbe più bella e vivibile, una sorta di piazza San Carlo astigiana. In allegato cartolina di piazza Alfieri di inizio ‘900