Il consigliere comunale Silvio Viale, poco dopo le ore 17, è stato espulso dall’aula del Consiglio Comunale perché indossava una mascherina protettiva anti-polvere e non ottemperava alla ripetuta richiesta del Presidente del Consiglio Comunale di toglierla. Silvio Viale si uniformava alla disposizione del Presidente e abbandonava l’aula senza che venisse sospesa la seduta, ovvero dovesse intervenire la forza pubblica. Già durante la seduta del 17 ottobre Silvio Viale aveva indossato una mascherina con scritto “NO BLOCCHI” e all’invito del presidente l’aveva rimossa lascando sul viso una seconda mascherina sottostante senza scritta, che aveva potuto tenere per tutta la seduta. In entrambe le occasioni sono stati i Consiglieri Comunali della Lega Nord – gli stessi che fuori dall’aula distribuivano un volantino la doppia esse nazista in nero sul nome di Fassino scritto con lettere verdi – a sollevare la questione- Silvio Viale ha dichiarato:
“Per essere espulsi è necessario che siano assunti atteggiamenti oltraggiosi o si disturbi con il proprio contegno la libertà della discussione e l’ordine della seduta, cosa che non è accaduta, per cui l’espulsione non ha alcuna giustificazione. Il mio abbigliamento e il mio comportamento non erano affatto oltraggiosi verso la dignità dell’assemblea e non hanno condizionato in alcun modo il regolare funzionamento del Consiglio. Peraltro questo è dimostrato dal regolare svolgimento della seduta del 17 ottobre. Nel merito, tralasciando la questione polemica sulle concentrazioni di PM10 in Sala Rossa, ritengo che, ormai a fine ottobre, dopo tanti annunci contrastanti, la Città debba sapere quali saranno i provvedimenti per il trimestre dicembre-gennaio-febbraio, quando i superamenti dei limiti saranno 9 giorni su 10. I cittadini devono sapere se si stanno programmando interventi efficaci o provvedimenti spot. Per questo le mie mascherine in Consiglio Comunale sono da intendersi come una sollecitazione alla triade dell’ambiente, Ravello-Ronco-Lavolta, che deve assumersi le proprie responsabilità.”