Boni: “Consiglio al Presidente Roberto Cota di restare in Piemonte nei prossimi giorni”
Esattamente a 15 anni dall’alluvione disastrosa del 1994 le previsioni di molti modelli per i prossimi giorni forniscono un quadro assai preoccupante per la Regione Pieimonte.
Dichiarazione di Igor Boni (esperto in materia ambientale – Coordinatore provinciale Associazione radicale Adelaide Aglietta)
“Ad oggi si stanno stabilendo sul Piemonte tre classiche premesse che potrebbero provocare verso il fine settimana fenomeni alluvionali di entità rilevante. Il forte scirocco, unito all’azione di blocco ad est dell’alta pressione e le temperature relativamente elevate che portano verso l’alto la quota della neve sono premesse preoccupanti, vista l’intensità della perturbazione in arrivo. Non si tratta di creare allarmismo gratuito ma di attivare subito tutte le procedure d’allerta, oliando i contatti tra Protezione Civile, Regione Piemonte, Prefetture, Province e, soprattutto, i Comuni. I recenti e drammatici eventi della Liguria orientale e della Lunigiana speriamo non si ripetano nella nostra regione ma, dato che spesso si aggiungono alla pioggia le lacrime di coccodrillo, occorre prepararsi e preparare la popolazione. Se poi l’allarme si dimostrerà infondato e le previsioni non corrette, tanto di guadagnato. Ma in questo Paese dove siamo capaci solo a mettere toppe sfilacciate ad un territorio devastato da una pianificazione che non tiene conto dei rischi naturali, è necessario nell’immediato limitare i danni alle cose e alle persone e, a lungo termine, investire sulla sicurezza, innanzitutto smettendola di costruire in aree soggette ad esondazioni e frane. Per queste ragioni consiglio vivamente al Presidente Roberto Cota di restare in Piemonte nei prossimi giorni”.