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Totonomine: Dini chi? L’amico di Milosevic?

Giulio Manfredi (Direzione nazionale Radicali Italiani):

La proposta della Lega Nord di candidare Lamberto Dini alla Presidenza del Consiglio è la ciliegina sulla torta. Il partito che ha fatto (a parole) della lotta contro la partitocrazia romana il suo cavallo di battaglia candida il tecnocrate che in 17 anni è passato di schieramento in schieramento a seconda delle sue convenienze, ha fondato un partito (Rinnovamento Italiano) ad uso personale per poi farlo sparire dopo tre anni, è stato responsabile di una politica estera nei confronti dell’ex Jugoslavia caratterizzata dal costante appoggio al leader serbo Slobodan Milosevic, fino all’ultimo.

Il 27 marzo 1999, quando gli aerei della NATO, partendo dalle basi italiane, stanno già bombardando la Serbia per impedire il massacro dei kosovari, Dini dichiara candidamente al “Messaggero”: “La mia unica colpa è quella di aver coltivato da tempo, e negli anni, un ottimo rapporto personale con il presidente serbo Milosevic”.

D’altronde, lo stesso Bossi, un anno dopo essere andato a Belgrado alla corte di Milosevic, attaccando Pannella e la Bonino, affermò in un comizio del 13 aprile 2000 che “è meglio Milosevic che Culosevic”.

 

Noi qui in Piemonte diciamo che “chi si somiglia, si piglia.

 

 

 

 

 

 

Torino, 12 novembre 2011