CORSARI, RADICALI DELL’AGLIETTA, LIBERTA’EGUALE E ALLEANZA DEI DEMOCRATICI DANNO VITA AL PATTO D’AZIONE PER LE RIFORME
A Torino occorre avere il coraggio di dare attuazione alla città metropolitana per ridurre il sotto-potere politico e, contro le clientele, sostenere la delibera sulla trasparenza delle nomine
Oggi, durante una conferenza stampa presso la sede dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta in via Botero 11/f, i Corsari, l’Associazione radicale Adelaide Aglietta, LibertàEguale e Alleanza dei Democratici hanno annunciato la nascita di un “patto d’azione per le riforme”.
Sono intervenuti Diego Castagno (i Corsari); Igor Boni (Associazione radicale Adelaide Aglietta); Luigi Brossa (LibertàEguale); Pino De Michele (Alleanza dei Democratici).
I 4 esponenti politici hanno dichiarato:
Finalmente in Italia, dopo decenni di oblio, divengono centrali nell’agenda politica del Paese le riforme che ciascuno di noi nella sua organizzazione ha promosso. Dai “Rottamatori” di Renzi fino alle proposte sentite dal nuovo Governo Monti escono dal cassetto le istanze che per decenni sono state considerate inattuabili dalla politica politicante italiana. Oggi dobbiamo cogliere questa occasione per ottenere la modernizzazione del Paese e andare verso i modelli europei più avanzati. Per questo chiediamo che si costituisca subito la Città metropolitana di Torino per ridurre i costi del sottopotere politico aumentando l’efficienza; per questo aderiamo alla proposta di delibera di iniziativa popolare promossa da “Idee per Torino” che chiede trasparenza nelle nomine. Più in generale crediamo sia giunta finalmente l’ora per ottenere dal Parlamento una riforma della legge elettorale in senso uninominale e maggioritario e una riforma del mercato del lavoro (e delle pensioni) che dia diritti a chi non ne ha ed elimini i privilegi. Oggi la crisi impone all’Italia e all’Europa di fare un passo avanti verso un’unione politica e non solo monetaria. Con questi obiettivi lavoreremo insieme e organizzeremo appuntamenti pubblici e iniziative, con la consapevolezza che la nobiltà della politica può – e deve – riconquistare lo spazio che ha perduto. Ci rendiamo conto che questo nuovo Governo è la rappresentazione plastica dell’incapacità della politica italiana di trovare le soluzioni utili al Paese. Uno straordinario Presidente della Repubblica ha dovuto prendersi carico di ricostruire il confronto tra le forze politiche. Non vogliamo con questo sostenere che i partiti non servono a nulla, non vogliamo essere accomunati negli sfoghi populistici di tanti commentatori e politici. E’ questa però l’occasione per ripensare i partiti, le loro rappresentanze, i metodi con cui ottengono la legittimazione. Non casualmente il nostro primo appuntamento del 2 dicembre prossimo parlerà di legge elettorale.
Torino, 23 novembre 2011