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In difesa di Lucio Magri. Le scuse dei medici italiani.

Dichiarazione di Silvio Viale, medico, presidente di Radicali Italiani, dirigente di EXIT-Italia e dell’associazione Luca Coscioni, iscritto a Dignitas.

Un grande grazie a Lucio Magri per avere combattuto fino alla morte e nella morte. Sono certo che il medico svizzero che ha compilato la ricetta mortale abbia scrupolosamente valutato il quadro clinico. Così anche coloro che lo hanno materialmente assistito in questo ultimo gesto d’amore, d’amore per se e per gli altri. Comprendo lo sconforto degli amici per la perdita di una persona cara, ma nessuno rimane per sempre quello che noi pensiamo che lui debba essere per sempre. Nella vita si invecchia, ci si ammala e si vede la fine. Lucio Magri ha certamente combattuto contro la sua malattia, ma ha deciso di morire, dopo una vita pienamente vissuta, come noi vogliamo che diventi un nostro diritto. In Svizzera un fascicolo giudiziario è stato aperto ed è stato chiuso. In Italia, ora, è possibile che si apra un fascicolo per perseguitare chi potrebbe averlo aiutato. Grazie a Lucio Magri che ci fa parlare della sua morte e della morte inesorabile di tutti noi. Da medico, in ideale rappresentanza dei medici italiani, porgo le scuse e il rimpianto di non averlo potuto aiutare e di averlo costretto a morire in esilio, con la speranza che non sia lontano il giorno in cui uno come me possa fare in Italia, quello che possono fare i medici svizzeri, olandesi, belgi e lussemburghesi. Ancora un grande grazie Grazie a Lucio Magri.

Torino, 29 novembre 2011.