e l’UAAR dà i numeri …arcivescovo Nosiglia: nulla da dichiarare?
La petizione popolare, promossa dall’Associazione Radicale Adelaide Aglietta e sottoscritta da oltre 2.000 cittadini, per la modifica della legge istitutiva dell’8 per mille è stata annunciata all’Assemblea della Camera dei Deputati nella seduta del 23 novembre scorso ed è stata assegnata alla V Commissione (Bilancio).
Dichiarazione di Giulio Manfredi (Direzione nazionale Radicali Italiani, primo firmatario della petizione) e di Salvatore Grizzanti (segretario Associazione Aglietta):
L’articolo 47, comma terzo, della legge 222/1985 stabilisce che “in caso di scelta non espressa da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in base alle scelte espresse”. Nel 2010, stando al sito8xmille.it creato dalla Chiesa cattolica, le assegnazioni a suo favore sono state pari a 1.067.000.000 di euro, di cui circa il 60% proveniente da scelte non espresse. Sempre sullo stesso sito è disponibile il rendiconto sintetico dell’utilizzo che ne ha fatto la Chiesa: 358 milioni (34%) per gli stipendi dei sacerdoti, 156 milioni (15%) per il culto e la pastorale nelle diocesi, 125 milioni (12%) alla costruzione di nuove chiese, 97 milioni (9%) per le caritas diocesane, 85 milioni (8%) per gli interventi caritativi nel Terzo mondo, 65 milioni (6%) per il restauro dei beni culturali ecclesiastici, 57 milioni (5%) agli interventi di rilievo nazionale per il culto e la pastorale, 45 milioni (4%) per gli interventi caritativi di rilievo nazionale, 37 milioni (3%) per la catechesi e l’educazione cristiana, 30 milioni (3%) sono stati messi a riserva nel fondo accantonamento (attualmente ammontante a 110 milioni), 12 milioni (1%) per le cause matrimoniali gestite dai tribunali ecclesiastici regionali.
Se ne deduce che solo una piccolissima percentuale dei fondi va ad opere di carità, nonostante ogni anno la pesante campagna pubblicitaria della CEI tenda a far credere il contrario. Ciò detto, riteniamo del tutto ragionevole chiedere che siano ripartiti solamente i soldi di chi sceglie espressamente uno dei soggetti partecipanti alla ripartizione (per capirci, chiediamo di applicare le stesse modalità fissate per la ripartizione del 5 per mille).
Sulla proposta radicale di modifica dell’8 per mille e sulla esenzione dell’ICI per le attività commerciali degli enti ecclesiastici (700 milioni di euro sottratti all’erario) chiediamo nuovamente all’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia di esprimersi pubblicamente.
Torino, 7 dicembre 2011
N.B. L’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici razionalisti) da’ i numeri: