Dichiarazione di Salvatore Grizzanti, segretario dell’Associaizone radicale Adelaide Aglietta, oggi giunto al suo sesto giorno di sciopero della fame per chiedere la nomina del garante regionale per i diritti dei detenuti.
Non bastano i soldi dei rimborsi elettorali che i partiti incassano truffaldinamente al sindaco Giorgio Galvagno per iniziare la sua campagna elettorale? In un periodo di secca per le casse dello Stato e degli enti locali è proprio necessario un impegno così massiccio del Comune di Asti in comunicazioni, per altro, di dubbia utilità collettiva? Mi riferisco agli opuscoli “Enolandia” ed ai manifesti “Ospedale di Asti, ce l’abbiamo fatta!”.
I primi ci raccontano di un fantastico regno che esiste solo nella testa del sindaco e che dovrebbe essere il motore di sviluppo futuro della città e rimanda ad un piano di sviluppo che non ha nulla di concreto, se non annunciati investimenti di soldi comunali per creare posti di lavoro, e che assomiglia più ad un insieme di slogan elettorali. Ma in questi cinque anni non poteva realizzare almeno uno di quei punti?
I secondi raccontano del mancato accorpamento tra l’Ospedale di Asti e quello di Alessandria, che pare non avverrà solo grazie al fatto che l’assessore regionale Monferino non sa più che pesci pigliare nella sua annunciata riforma tanto cara al presidente Cota.
Possiamo dire che Galvagno sia entrato nell’arena elettorale? Nulla in contrario ma lo faccia con soldi suoi o del suo partito.
Grizzanti (3478948034)