Da oggi è in Italia, invitata da Emma Bonino per Non c’è Pace senza Giustizia e per il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, il Premio Nobel per la Pace 2011 Tawakkol Karman, protagonista della Primavera araba yemenita e leader della lotta nonviolenta per l’affermazione dei diritti delle donne nel suo paese. Non a caso, la prima visita nel nostro paese coincide con la Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili, pratica presente anche nello Yemen, in particolare nella comunità degli immigrati ed esuli somali. Nel corso della sua visita a Roma, il Premio Nobel terrà un intervento pubblico presso il Senato della Repubblica, alla presenza del Presidente Schifani e del Presidente del Consiglio Monti, sulla condizione delle donne e sul processo di costruzione della democrazia in Yemen, e avrà una serie di incontri di alto livello tra cui spiccano quello con il Presidente Napolitano e con il Ministro degli Esteri Terzi di Sant’Agata. Tawakkol Karman avrà anche modo di incontrare rappresentanti di organizzazioni non governative italiane e sarà ascoltata in audizione dalle commissioni esteri di Camera e Senato. Domani sera sarà poi a Torino, invitata dal Sindaco e dall’Assessore Spinosa: la visita di Tawakkol Karman si inserisce infatti nel quadro di una serie di contatti ed incontri che l’ha portata in questi mesi negli Stati Uniti e in diverse capitali europee per perorare la causa della “primavera yemenita” e in particolare dei movimenti della società civile che si sono sviluppati nelle principali città yemenite. La sua presenza in Italia è particolarmente significativa avendo luogo a circa due settimane dalle elezioni presidenziali anticipate in Yemen (21 febbraio) che costituiscono lo snodo cruciale del processo di transizione iniziato dopo la firma dell’accordo di Riad tra maggioranza ed opposizione parlamentari, avvenuto nel novembre scorso con il sostegno dei Paesi del Golfo e della Comunità internazionale.
Dichiarazione di Bruno Mellano (dirigente del Partito Radicale Nonviolento)
Una grande e bell’occasione quella che ci è offerta dalla visita in Italia e a Torino della signora Karman. L’occasione di ascoltare una testimonianza forte ed autorevole, ma soprattutto l’opportunità di far seguire alla conoscenza ed all’analisi dei problemi e dei fatti, una qualche azione concreta. Ad esempio il sostegno, reale a tangibile, alla campagna internazionale di “Non c’è pace senza giustizia” per ottenere finalmente la condanna da parte dell’Assemblea Generale dell’Onu delle mutilazioni genitali femminili. Spero che questo primo incontro sia propedeutico ad una campagna, che tenga necessariamente assieme la dimensione locale (che succede nelle nostre comunità immigrate?) con la dimensione transnazionale (fino a quando l’Onu si girerà dall’altra parte?).