Salvatore Grizzanti (segretario Associazione Radicale Adelaide Aglietta) e Bruno Mellano (già consigliere regionale radicale, membro del comitato referendario regionale):
Ai cittadini piemontesi sarà finalmente concesso di esprimersi sul referendum regionale sulla caccia domenica 3 giugno 2012; oltre 60.000 cittadini piemontesi avevano firmato la richiesta del referendum nella primavera del 1987. Sono passati 25 anni (uno di noi due non era ancora nato!) e 6 giunte regionali di diverso e contrapposto colore, della Prima e della Seconda Repubblica. Oggi c’è ben poco da festeggiare. Il caso del referendum piemontese costituisce l’ennesimo capitolo del “caso Italia”, in particolare della sezione dedicata a come il regime partitocratico ha cercato in ogni modo possibile di sopprimere l’istituto del referendum.
Lo ricordiamo ai cultori, a parole, della Costituzione: i padri costituenti consideravano il referendum come “la seconda scheda” (con la scheda elettorale eleggo chi farà le leggi, con la scheda referendaria toglierò le leggi che non mi piacciono, salvo poche eccezioni elencate in Costituzione). Ci sono voluti 22 anni per avere la legge sul referendum nazionale (L. 352/1970) e la si ottenne solamente grazie ad uno scambio DC/PCI (io DC non faccio le barricate contro la legge sul divorzio e utilizzerò il referendum per abrogarla). Tutto il resto è stato conseguente: la partitocrazia nazionale ha fatto fuori, grazie alla Corte Costituzionale e alle censura dell’informazione, oltre 120 referendum nazionali; le partitocrazie regionali hanno fatto fuori i referendum locali che ritenevano essere pericolosi per il loro potere.E’ inutile nascondercelo: portare a votare domenica 3 giugno il 50% + 1 dei cittadini piemontesi sarà un’impresa difficilissima. Ci impegneremo al massimo con tutte le altre associazioni del comitato promotore ma avendo ben presente il contesto passato e presente. Già il presidente Cota ha iniziato la campagna contro il referendum con lo slogan qualunquista “Tutti soldi sprecati” … è lo stesso Cota che solo una settimana fa ha detto ai suoi – visto che lui è sempre o da Bossi o a Roma ladrona – di votare contro l’abbinamento del referendum alle elezioni amministrative del 6 maggio.
Torino, 23 febbraio 2012
N. B. Il sito del comitato per il SI’ al referendum è: www.referendumcaccia.it