Dichiarazione di Salvatore Grizzanti, segretario dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, oggi nuovamente in visita al Carcere di Asti insieme al senatore radicale Marco Perduca ed a Giulio Manfredi della Direzione nazionale di Radicali Italiani
Leggo che il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Fabrizio Biolè avrebbe chiesto i domiciliari per i sei attivisti No Tav rinchiusi nel carcere di Saluzzo. Spiace constatare che i grillini, sempre pronti ad agitare la forca contro ogni ipotesi di amnistia o indulto ed a chiedere la soppressione dei diritti politici per inquisiti e condannati, diventino sorprendentemente garantisti quando in cella ci vanno gli amici… chiedo a Biolè se il problema siano i sei No Tav a Saluzzo o il 42% dei detenuti in tutta Italia in attesa di giudizio.
Certo, la struttura detentiva di Saluzzo è un carcere di reclusione per detenzioni prolungate e non una casa circondariale per soggetti in attesa di giudizio ma chiunque conosca un minimo il mondo delle carceri italiane sa che oramai questa distinzione è completamente saltata proprio a causa del sovraffollamento e di una giustizia ingolfata. A questo proposito quali soluzioni, per tutti e non solo per i No Tav, propone il Movimento 5 Stelle?