Parlamento discuta nostra petizione per abolire la “truffa” dell’8 per mille alla Chiesa
Oggi l’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia è intervenuto sul tema del finanziamento alle formazioni politiche consigliando di mutuare il metodo dell’otto per mille.
Dichiarazione di Salvatore Grizzanti e Igor Boni (Segretario e Presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta)
La proposta dell’Arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, di mutuare il metodo dell’8 per mille per finanziare la politica, è semplicemente patetica. Il motivo di questo giudizio severo è assai semplice: oggi il 60% circa dei cittadini italiani non sceglie nulla sull’8 per mille. Eppure i soldi di quei contribuenti sono ripartiti proporzionalmente alle varie congregazioni in base a chi la firma l’ha apposta (il 40% circa degli italiani). Il risultato è una truffa legalizzata che produce un introito alla Chiesa cattolica di circa 1 miliardo di euro a fronte di circa 400 milioni che sarebbero dovuti se si considerassero solo coloro i quali hanno effettuato la scelta con la loro firma. Se questo sistema assurdo e vergognoso fosse attuato per i partiti politici, significherebbe che la grande maggioranza degli italiani che non firmerebbe per nessuno vedrebbe comunque assegnati i propri soldi ai partiti stessi. Invece di propagandare rimedi peggiori del male sarebbe il caso di abrogare la legge sui rimborsi elettorali e prendere in considerazione la nostra petizione al Parlamento (sottoscritta da migliaia di torinesi) che chiede la fine della “truffa” della Chiesa sull’8 per mille, facendo entrare 600 milioni nelle casse dello Stato.