MONOPOLIO CRIMINALE COMMERCIO STUPEFACENTI CON CONSEGUENTE INQUINAMENTO ECONOMIA LEGALE.
Silvio Viale (consigliere comunale PD, presidente Radicali Italiani) ha inviato oggi questa lettera a Roberto Tricarico (presidente Commissione Legalità e Contrasto dei fenomeni mafiosi del Comune di Torino):
… voglio suggerire a te e agli altri componenti della Commissione l’aggiunta di un’area tematica di lavoro ulteriore rispetto a quelle che avete enucleato al momento del vostro insediamento (appalti; usura e gioco d’azzardo; tratta degli esseri umani; racket). Mi riferisco alla tematica dello “spaccio delle sostanze stupefacenti e relativi profitti delle narcomafie”. A parer mio, una Commissione che intenda realmente portare alla luce le dimensioni qualitative e quantitative della criminalità organizzata e non presente sul nostro territorio non puo’ prescindere dall’affrontare tale tema, ponendosi, e ponendo agli addetti ai lavori, anche questi interrogativi: quanti spacciatori operano sulla piazza di Torino? Quanti sono i punti di spaccio? Quanti sono i quantitativi venduti giornalmente, sostanza per sostanza? Quale è il conseguente profitto criminale, sostanza per sostanza? Quale è l’impatto dell’immissione di tali profitti, in tutto o in parte, nell’economia legale di Torino e del suo hinterland? Quale è l’impatto del mercato criminale delle droghe sul “sistema giustizia” e sul “sistema carcere”?
Naturalmente, trattandosi di fenomeni del mercato nero criminale, le risposte saranno unicamente delle stime ma, considerata l’autorevolezza dei vostri interlocutori istituzionali, saranno stime attendibili e serviranno sicuramente per le successive riflessioni politiche. Come sai, sull’argomento (e sull’alternativa rappresentanta dalla legalizzazione del commercio, vendita e consumo delle sostanze attualmente proibite) i radicali hanno prodotto in questi decenni una lunga serie di documenti, spunti, riflessioni e proposte che saremo lieti, se riterrete, di mettere a vostra disposizione…