Domani, sabato 21 luglio, dalle ore 16:30 alle ore 19:30 sarà allestito ed animato un nuovo tavolo informativo e di raccolta firme da parte dei radicali a Cuneo, in corso Nizza davanti alla BNL. Gli obiettivi del tavolo saranno.
◦ l’informazione sulla quattro giorni di nonviolenza avviata a seguito della lettera aperta al Presidente della Repubblica di oltre 100 docenti universitari, costituzionalisti e penalisti, sull’urgenza di una grande riforma della giustizia, con la proposta di un’AMNISTIA PER LA REPUBBLICA.
◦ la raccolta di sostegni per la prossima campagna referendaria volta ad abolire il finanziamento pubblico dei partiti;
◦ la petizione sulla cannabis terapeutica e per la legalizzazione, l’autocoltivazione e la riduzione del danno in campo di droghe;
◦ un appello per non restare indifferenti e per fermare la strage di civili in Siria, dal titolo: “Una Siria libera e democratica, Assad alla sbarra dell’Aja”.
DICHIARAZIONE DI BRUNO MELLANO, dirigente del Partito Radicale:
Anche i ‘Radicali Liberi Cuneo’ aderiscono alla quattro giorni di mobilitazione nonviolenta, sciopero della fame e del silenzio, proposta da Marco Pannella a cui aderiscono – ad oggi – oltre 14 mila detenuti, tra i quali anche quelli delle carceri della Provincia Granda. All’iniziativa, volta porre la questione della “prepotente urgenza” (come disse Napolitano un anno fa) di grande riforma della giustizia e della situazione penitenziaria italiana, hanno aderito anche migliaia di cittadini e – in particolare – centinaia di giuristi, costituzionalisti e penalisti, che hanno lanciato un appello al Presidente della Repubblica, richiedendo un suo messaggio alle Camere. Ad oggi, in Provincia di Cuneo, la situazione risulta essere la seguente:
– Ad Alba su 180 detenuti, di cui il 70% stranieri, adesione al 50%.
– A Cuneo su 325 detenuti, di cui 90 in regime di carcere duro «41/bis», l’adesione risulta bassa;
– A Fossano, su 160 detenuti (la maggior parte extracomunitari) adesione all’80%;
– A Saluzzo, su 400 detenuti, partecipazione dell’80/85%.Intervistati da un quotidiano locale i direttori dei 4 istituti cuneesi hanno confermato l’alta partecipazione all’iniziativa nonviolenta e, soprattutto, l’attuazione della mobilitazione con assoluta traquillità e senza problemi di sicurezza: un dato di civiltà e di maturità davvero significativa.