Chiede soluzioni razionali ed efficaci Silvio Viale, il consigliere comunale radicale eletto nelle liste del PD, al quale non piacciono i “provvedimenti spot”, utili per un po’ di pubblicità sui giornali, ma che non fanno fare alcun passo avanti.
Silvio Viale in una nota ha detto:
Bisogna dire la verità ai cittadini e la prima verità è che i blocchi del traffico non avrebbero inciso in alcun modo sui dati dell’inverno 2011-2012. Chiunque affermi il contrario conta “balle”. La conferma avviene da città come Milano, Bologna, Roma o Mestre, che registrano gli stessi rapporti nel confronto tra il 2011 e gli anni precedenti. Nel merito bisogna prepararsi per il semestre invernale, in particolare per il quadrimestre novembre-febbraio, senza spacciare per efficaci i capricci di qualche assessore spinti da qualche associazione ambientalista, evitando la solita tiritera delle preoccupazioni di ottobre e novembre, fregandosene a dicembre, per inventarsi emergenze a gennaio.
La ricetta è molto semplice e consiste in pochi punti:
- nessuna presa in giro con blocchi feriali; blocchi domenicali limitati al centro, consapevoli che hanno solo valore di sensibilizzazione;
- controlli sul riscaldamento, consapevoli che il riscaldamento aggiunge non più del 10% di Pm10 nei periodi critici; è un luogo comune che sia il riscaldamento responsabile dell’incremento del Pm10, mentre lo sono il freddo, l’alta pressione e il maggiore impatto della circolazione urbana (scuole/università/uffici/ospedali) nei mesi invernali;
- proclamare “Torino Città 30 all’Ora” con limitazione della velocità a 30 all’ora per tutte le strade senza diritto di precedenza, o interne ai grandi corsi, per sensibilizzare i cittadini sulla velocità e la maggior scorrevolezza del traffico; far rispettare i 50 all’ora nei grandi viali e sperimentare i 60-70 all’ora dove è possibile; limitare la velocità ai 90 allora in tangenziale nei periodi critici;
- mettere il limite dei 30 all’ora nei grandi corsi è un “nonsenso”, come pensare che la soluzione urbanistica delle “zone 30 all’ora” abbiano un impatto sullo smog.
- limitare la circolazione dei diesel, che sputano fuori multipli di Pm10 rispetto ai benzina, anche quando sono chiamati “eco diesel”, e favorire la circolazione di veicoli GPL, metano e elettrici;
- proseguire nella politica di sostituzione dei semafori con le rotonde.
Anche per questo anno cercherò di proporre queste soluzioni al Consiglio Comunale e vigilerò perché non si proclamino blocchi inutili per scaricare la coscienza. Del resto nessuno è riuscito a dimostrare che i residenti a Torino si siano ammalati di più o siano morti di più dei residenti a Milano perché non sono stati bombardati dai blocchi di Sant’Ambrogio.”