O fa il deputato o il presidente della società di gestione dell’aeroporto.
L’art. 2 della legge n. 60/1953 sulle “incompatibilità dei parlamentari” così recita: “… i membri del Parlamento non possono ricoprire cariche, ne’ esercitare funzioni di amministratore, presidente, liquidatore, sindaco revisore direttore generale o centrale, consulente legale o amministrativo con prestazioni di carattere permanente, in associazioni o enti che gestiscano servizi di qualunque genere per conto dello Stato o della pubblica Amministrazione, o ai quali lo Stato contribuisca in via ordinaria, direttamente o indirettamente”.
Oggi l’on. Guido Crosetto (PDL) è stato nominato presidente di “GEAC Spa”, la società di gestione dell’Aereoporto di Cuneo/Levaldigi, i cui principali azionisti sono la Provincia di Cuneo, la Regione Piemonte, la Camera di Commercio di Cuneo e il Comune di Savigliano.
Giulio Manfredi (Direzione Radicali Italiani):
La legge di riferimento è del 1953, quando non esistevano ancora le Regioni e Province e Camere di Commercio non avevano ancora quote di partecipazione nelle società di gestione degli aereoporti. Ciò premesso, mi pare evidente che la “Geac SpA” gestisce un servizio di pubblica utilità e riceve contributi dallo Stato (magari indirettamente tramite Regione, Provincia e Camera di Commercio), altrimenti lo scalo di Levaldigi sarebbe chiuso da tempo.
Se l’ on. Crosetto è così determinato a risollevare le sorti dello scalo cuneese, si dimetta da deputato e lavori a tempo pieno al nuovo prestigioso incarico.