In merito al dibattito sull’istituzione di un registro dei testamenti biologici ed uno delle unioni civili sollevato dal consigliere comunale Pensabene, Salvatore Grizzanti, segretario dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, che il 10 maggio 2011 con un’istanza al sindaco Galvagno depositò il proprio testamento biologico in Comune e che il 13 ottobre 2011 ha presentato l’agenda “Asti LGBT”, ha dichiarato:
Apprezzo l’impegno del consigliere Pensabene in favore dell’istituzione dei registri ma mi pare ormai evidente che in questo Consiglio comunale non si troverà mai la maggioranza per concretizzarli.
Propongo alle forze politiche, alle associazioni ed ai cittadini laici di questa città di valutare l’ipotesi di raccogliere le firme per la convocazione di un referendum cittadino su questi temi e, perché no, su altri importanti temi per la città come la mobilità sostenibile, il consumo di suolo e la Tangenziale Sud-Ovest sulle orme di quanto già fatto dai Radicali a Milano con MilanoSìMuove e di quanto si sta facendo a Roma con RomaSìMuove.
Se è difficile trovare una maggioranza sui temi una strada da percorrere per i consiglieri comunali è quella di proporre una riduzione del numero di firme necessarie per i vari strumenti di democrazia diretta previsti dallo Statuto e del regolamento comunale sugli istituti di partecipazione popolare (proposte di delibera popolare, petizioni e richiesta di referendum). Oggi infatti in numeri sono proibitivi: per un referendum comunale sono necessarie 4000 firme autenticate da raccogliere in 90 giorni!
Allora… Asti si muove?