Lapidario il commento di Silvio Viale, il ginecologo torinese, presidente di Radicali Italiani, alla presentazione del provocatorio rapporto del Movimento per la Vita sull’aborto in Italia.
Silvio Viale, che è ad Edimburgo per il convegno della FIAPAC (Federazione internadionale degli operatori dell’aborto e della contraccezione) per presentare la casistica di 3031 donne che hanno assunto la RU486 presso l’ospedale Sant’Anna di Torino ha commentato:
Sono disinformati e prevenuti. Confondere la contraccezione di emergenza (purtroppo piu nota come pillola del giorno dopo) con la pillola abortiva é una strategia per creare confusione. Una strategia spesso vincente vista la superficialità e gli errori con cui i media trattano l’argomento. La contracccezione di emergenza non blocca l’annidamento dell’ovulo fecondato, ma impedisce, se assunta in tempo, che avvenga il concepimento. Per quanto riguarda gli aborti, essi sono calati di circa il 50%, mentre nello stesso periodo la natalità è scesa solo del 25%. E’ poi fantasioso mettere in rapporto le IVG e le nascite, per le quali è prevista una denuncia obbligatoria, con gli aborti spontanei per i quali non vi è l’obbligo di segnalazione e i dati non sono confrontabili. Anch’io penso che nei dati della relazione annuale vi sia una sottostima dovuta a errori di raccolta ormai consolidati (nemmeno i dati sull’obiezione di coscienza sono corretti), ma questo non cambia il trend passato alla riduzione e quello attuale verso un plateau. In conclusione gli esperti del Movimento per la Vita dovrebbero andare a lezione da chi gli aborti li fa, è informato e conosce i problemi. La loro è una contro relazione patacca.