Al congresso della FIAPAC (International Federation of Abortion Providers and Contraception) in corso a Edimburgo (19-20 ottobre) Silvio Viale ha presentato la casistica dell’ospedale Sant’Anna di Torino su 3031 donne che hanno assunto la RU486.
Il congresso della FIAPAC,che si svolge ogni due anni, raccoglie le esperienze di centinaia di delegati provenienti da tutto il mondo. Quest’anno l’argomento del concesso é “Unwanted pregnancy. A fact of life”.
L’esperienza con la RU486 dell’Ospedale Sant’Anna di Torino, che é parte della “Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino” é riportata in un poster il cui titolo è “Venture and experience of RU486 at an italian hospital”.
L’esperienza dell’Ospedale Sant’Anna dimostra:
- che é possibile usare la RU486 in Italia senza violare a legge;
- che ogni tipo di aborto, medico o chirurgico, spontaneo o volontario, del primo o del secondo trimestre, é reso più efficace e più sicuro dall’impiego della RU486;
- che non vi é più alcuna scusa per non usare la RU486 egli ospedali italiani.
All’ospedale Sant’Anna di Torino fino al 30 settembre 2012 la RU486 é stata utilizzata in 3031 casi, includendo anche i 362 casi dello studio clinico del 2005 sospeso le 2006.
In particolare:
- 2346 casi di aborto medico fino a 49 giorni;
- 196 casi di aborto spontaneo (aborto interno o ritenuto);
- 327 casi di aborto medico del secondo trimestre (volontario e morte endouterina);
- 141 casi casi di aborto chirurgico del secondo trimestre (volontario e morte endouterina);
- 9 casi in cui il trattamento é stato sospeso dopo l’assunzione della RU486.
Dei 2542 casi di aborto fino a 49 giorni e di aborto interno la percentuale di “raschiamento” é stato del 4,7%, 120 casi, con un risparmio di 2422 interventi chirurgici.
Nel 2011 il 27,2% delle IVG ha potuto beneficiare della RU486.
Nei primi sei mesi del 2012 le IVG fino a 90 giorni sono stati 1747, 416 (23,9%) medici e 1321 (76,1%) chirurgici. Gli aborti con la RU486 sono stati il 99% delle IVG fino a 49 giorni e complessivamente il 28,6% di tutte le IVG del primo e secondo trimestre.
In Italia sono ormai oltre 20.000 le donne che hanno potuto utilizzare la RU486 e si stima che nel 2011 siano state oltre 7.000.
Silvio Viale, responsabile della SSD del Servizio Unificato di IVG dell’ospedale Sant’Anna di Torino, ha commentato:
Questa è certamente la casistica più ampia di un ospedale italiano sulla RU486 e dimostra come, nonostante le polemiche e le resistenze, sia possibile introdurre la RU486 nella pratica clinica. I benefici sono evidenti. Ogni ritardo é indice di cattiva pratica clinica e potrebbe configurare un’omissione di pubblico servizio. Non permettere la scelta tra metodi metodi medici e chirurgici é antistorico e antiscientifico.