Dichiarazione di Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale eletto nel PD a Torino, sulla sentenza di condanna per la mancata previsione della gravità del terremoto dell’Aquila:
Anche se le motivazioni della sentenza non dovessero reggere ai gradi successivi, è una sentenza da inquisizione che cerca lo stregone da mandare al rogo. Al di là dello specifico – la previsione della gravità dei terremoti – essa ha una valenza generale per tutti quei casi in cui vi è una incertezza nella previsione scientifica. E’ un invito a urlare “al lupo, al lupo” ad ogni previsione.. D’ora in poi qualunque previsione atmosferica che vada oltre il più mite dei temporale indurrà a moltiplicare le ordinanze di sgombero ed evacuazione per quieto vivere. Sembra che quello che si è affermato come il “difensivismo” medico – la richiesta di esami e prestazioni inutili per evitare potenziali grane legali – debba diventare per contagio la norma nella società. Capisco il dolore e lo sgomento dei cittadini dell’Aquila, ma gli applausi che hanno accolto la sentenza assomigliano troppo all’entusiasmo che accompagnava il rogo delle streghe, la ricerca di una rivalsa contro l’ignoto. Se la sentenza dell’Aquila dovesse essere confermata perché decidere di ricostruire la Città dove era prima? Perché assumersi il rischio di un nuovo terremoto proprio dove – una evidente aggravante – c’è ne gia stato uno? Mi auguro che la scienza e la ragione sappiano prevalere e sappiano far calibrare alla giustizia le responsabilità individuali.