Vai al contenuto

Morte Crisafulli, Viale: buon viaggio Salvatore, che lo Stato rispetti le tue e le nostre scelte.

E’ morto Salvatore Crisafulli. Alla sua famiglia le mie condoglianze personali e quelle di coloro che si battono per il diritto all’autodeterminazione e per l’eutanasia, ma farei un torto a lui e alla sua famiglia se mi limitassi a questo. Proprio io, che nel gennaio del 2010 avevo chiesto che fosse nominato un curatore dopo che il fratello aveva annunciato di volerlo portare in Belgio in camper per fargli praticare l’eutanasia il 9 febbraio, primo anniversario di Eluana Englaro.

Questo l’inizio della nota diffusa da Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani, dirigente di EXIT-Italia e dell’Associazione Luca Coscioni, sulla morte di Salvatore Crisafulli, i cui funerali si svolgono oggi a Catania.
Silvio Viale ha cosi proseguito:

In nome di Salvatore Crisafulli, il fratello e la famiglia, si sono battuti contro Piergiorgio Welby e sono giunti a insultare la famiglia Englaro. Nel 2008 per protestare contro l’assistenza della regione Toscana hanno annunciato di portarlo a morire in camper sull’Abetone, passando per il Quirinale, e nel 2010 di volere andare addirittura a chiedere l’eutanasia in Belgio per protesta contro la regione Sicilia. Una richiesta impossibile, perché nessun medico belga, olandese, lussemburghese o svizzero procederà mai all’eutanasia senza una, sebbene almeno ricostruita, chiara e manifesta volontà della persona. Ho sempre compreso il disagio della famiglia, come ho sempre rispettato, nei limiti in cui possa essersi manifestata, la volontà di Salvatore come riferita dalla famiglia. Viceversa mi ha sempre stupito e infastidito l’accanimento e la mancanza di rispetto con cui ci si scatenava contro le scelte di altri malati, visto il comune obiettivo di dare assistenza dignitosa a chi ritiene che la propria vita non sia ormai esaurita. Per questo voglio salutare Salvatore con le parole che il 10 dicembre 2006, pochi giorni prima di morire, gli rivolse Piergiorgio Welby “Caro Salvatore Crisafulli, la tua voglia di vivere è straordinaria. Mi auguro serva anche per conquistare nuove libertà per i malati e disabili: di vita indipendente, di parola, di assistenza, di voto per gli intrasportabili, come da anni con Luca Coscioni e la nostra associazione cerchiamo di fare. Proprio perché mi sono battuto per questi obiettivi, credo sbaglieresti a viverli come contrapposti alla mia lotta contro la tortura che sto subendo. Uno Stato che non ha pietà di me, che non sa ascoltare la mia voce, sarà meno capace di ascoltare la tua. Uno Stato che saprà rispettare le scelte di fine vita, sarà più capace di rispettare le tante straordinarie vite che siamo.”Buon viaggio Salvatore, amico nostro.