In occasione della discussione sui Murazzi che si terrà domani in Consiglio Comunale, che prevede il divieto della musica ai Murazzi per tutto il giorno, indipendentemente dai decibel, Silvio Viale chiederà al presidente del Consiglio Comunale di potere illustrare i propri emendamenti con l’ausilio di un sottofondo musicale. La richiesta è conforme al regolamento del Consiglio Comunale e sarà la rima volta che verrà applicato.
Il consigliere comunale radicale eletto nel PD ha spiegato:
Il divieto della musica è anacronistico, di stampo talebano. Voglio dimostrare ai consiglieri che è possibile discutere, conversare, leggere e gustare un caffè con un sottofondo musicale. E’ stato detto che si tratterebbe di un divieto dell’ARPA. Non è vero. L’ARPA prescrive “il divieto di diffusione musicale verso l’esterno” con riferimento alla musica ad alto volume dei locali, per i quali sono previsti insonorizzazioni e collaudi, ma non dice nulla rispetto alla musica all’esterno nei limiti previsti dalle leggi. Del resto i Murazzi hanno una posizione invidiabile, senza appartamenti e uffici sovrastanti, come è invece per i dehors cittadini. ll punto è che la musica diurna e serale dei Murazzi, ad uso dei fruitori, non sia molesta per i cittadini della sponda opposta del PO, cosa facilmente realizzabile. Se si vuole rivitalizzare i Murazzi e il suo spazio esterno, preservandolo da maggiori e prevedibili illegalità, la via non è quella di trasformare i Murazzi nel cimitero della musica, ma di permettere la diffusione musicale a basso volume per le attività all’esterno dei locali. Credo che il Consiglio Comunale debba riflettere attentamente e non sottovalutare questo divieto talebano sulla musica, rami superato persino a Kabul.