Silvio Viale (presidente Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta):
Oggi i cittadini piemontesi attendevano dal presidente Cota una scelta secca e precisa. Questa scelta non c’è stata. Ne prendiamo atto e, come nel 2010, abbiamo chiesto al nostro pool legale di predisporre la cosiddetta “azione popolare” (ricorso di cittadini elettori al tribunale ordinario per fare sancire l’incompatibilità fra carica di consigliere regionale e deputato, sancita sia dall’art. 122 della Costituzione sia dall’art. 4 della legge 23/4/1981 n.154) .
Entro un mese Cota sarà costretto a scegliere se rimanere a guidare il Piemonte – quasi sicuramente solo più per un anno (troppi dimenticano che il 9 luglio la Cassazione si esprimerà sul “caso Giovine” e poi si aprirà il procedimento amministrativo, con la fondata speranza di tornare a votare per la Regione assieme al voto per le elezioni europee, la prossima primavera) – o andare a fare il deputato magari solo per due o sei mesi, visto il grande rischio di elezioni a giugno o in autunno.