Silvio Viale (presidente Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta):
Seppur da posizioni notoriamente laiche, speravamo che la benedizione papale e la lezione di umiltà di Papa Francesco compissero il miracolo e convincessero il cattolicissimo governatore del Piemonte Roberto Cota, presente a Roma alla cerimonia di intronizzazione del papa, a decidere di rispettare la legge e di scegliere se continuare a fare il presidente di Regione o fare il deputato.
Non è una scelta difficile. L’hanno fatta ieri due colleghi di Cota, i consiglieri regionali del PD Stefano Lepri e Giacomino Tarocco. Già nella seduta odierna del Consiglio Regionale sono stati sostituiti rispettivamente da Gianni Oliva e da Elio Rostagno.
Come non è una scelta difficile per l’Assessore Monferino rispettare le leggi regionali che gli impongono di rendere noti i propri redditi. Hanno rispettato queste leggi tutti gli altri assessori e tutti i consiglieri regionali. In Lombardia aveva reso pubblici i propri redditi l’ex Assesseore regionale alla Sanità Gigi Melazzini, un tecnico prestato alla politica proprio come Monferino.
La coppia Cota-Monferino ha proclamato anche oggi la propria indissolubilità: o insieme al governo o insieme a casa. Ma una coppia che ha chiesto e chiederà ancora di più ai cittadini piemontesi in termini di lacrime e sangue deve essere come la moglie di Cesare, al di sopra di ogni sospetto. Attendiamo atti conseguenti, anche se tardivi.