Da notizie giornalistiche si apprende che Fabrizio Ricca (Capogruppo in Consiglio comunale della Lega Nord) ha dichiarato testualmente “L’unico modo per poter risolvere definitivamente una situazione ormai critica sarebbe quello di affittare qualche treno con cui rispedire a casa loro questi ospiti più che mai indesiderati. Siamo stufi di perdere tempo e denaro dietro a gente di questo tipo” e ancora “Quello che chiediamo è un rastrellamento capillare, baracca per baracca, per far uscire allo scoperto tutta la refurtiva accumulata e non ancora scoperta.
Dichiarazione di Domenico Massano e Igor Boni (Associazione radicale Adelaide Aglietta)
Che i campi Rom a Torino (e non solo a Torino) siano un problema è evidente a tutti. Ed è evidente che il problema non è di facile soluzione così come risulta molto chiaro che le amministrazioni di ogni colore, compresa quella in carica, tendono a disinteressarsene come a nascondere la polvere sotto il tappeto. Le frasi del capogruppo Ricca sono tuttavia assolutamente inqualificabili. Evocare rastrellamenti e treni speciali fa venire i brividi. E fa venire i brividi pensare che ci sia ancora oggi un riflesso di questa natura che mostra insieme ignoranza e razzismo. Ignoranza perché in molti casi stiamo parlando di cittadini italiani che non possono certo essere presi e portati chissà dove; ignoranza perchè nella quasi totalità dei casi parliamo di cittadini della Comunità Europea che non possono essere espulsi. Razzismo perché si prende un’intera comunità associandola tutta a pratiche illegali mentre la varietà di comportamenti e le diverse capacità di integrazione sono evidenti a chiunque abbia a che fare con i Rom. Se la politica fornisce risposte di questo tipo c’è davvero da avere paura.