Silvio Viale (presidente Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (Comitato nazionale RI):
Ieri la Camera dei Deputati ha accolto le dimissioni di Roberto Cota. Oggi Nichi Vendola ha dichiarato che “formalizzerà le proprie dimissioni”. Meglio tardi che mai. L’incompatibilità parlamentare/consigliere regionale è scritta a chiare lettere nell’art. 122 della Costituzione e la legge attuativa (L. 154 del 1981) dà agli incompatibili ben dieci giorni di tempo per fare una cosa molto semplice: dimettersi da una delle due cariche. Sia Cota che Vendola erano stati proclamati deputati il 5 marzo, per cui hanno scelto con un mese di ritardo.
Ci auguriamo che gli altri incompatibili (a partire dai dieci pugliesi che rimangono oltre a Vendola) seguano l’esempio, seppur tardivo, dei due presidenti di regione. Altrimenti, sappiano che saranno chiamati in tribunale dai radicali con lo strumento delle “azioni popolari”.
Ieri, quando il presidente di turno ha annunciato le dimissioni di Cota, i deputati del M5S hanno applaudito. Ci attendiamo da loro un contributo alla legalità un po’ più sostanzioso; con le loro forze non avrebbero problemi a promuovere le azioni popolari dove serve. Vivere di rendita sulle lotte per la legalità fatte dai radicali è troppo facile e troppo comodo.