Dichiarazione di Silvio Viale (Presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale nel PD a Torino) e Igor Boni (Presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta):
Davvero deboli il pretesto e le motivazioni dei Segretari regionale e provinciale del PD Morgando e Bragantini. A parte il fatto che una piemontese di razza c’è e si chiama Emma Bonino (capolista al Senato per il PD nel 2008), ci sia consentito di sussurrare che rivendicare quote regionali di governo o sottogoverno per ciascuna forza politica sia un po’ ridicolo e favorisca l’antipolitica. Non è che il giudizio sul governo Letta possa cambiare sulla base della presenza di sottosegretari piemontesi. Se ci sono competenze ben vengano tanti sottosegretari piemontesi ma allora si dicano i nomi di coloro che sarebbero potuti essere nominati e non lo sono stati, indicando chi avrebbe dovuto essere escluso. Vale per il PD, ma anche per il PDL e anche per Scelta Civica, visto che le stesse dinamiche hanno portato allo stesso risultato. In fondo, questo elevar di scudi, sembra essere un modo ‘elegante’ di uscire di scena in un momento di grave difficoltà interna. Speriamo che il dibattito nel PD piemontese non si risolva con uno sventolio di bandiere sabaude e uno squillar di trombe.