Si è svolta questa mattina, presso la Sala Capigruppo del Municipio di Torino, la conferenza stampa istituzionale (cosiddetto “diritto di tribuna”) dei primi firmatari della petizione popolare promossa dall’Associazione radicale Adelaide Aglietta che, ai sensi dello Statuto della città, chiede al Consiglio comunale di Torino l’indizione di sei referendum consultivi (da abbinare alle elezioni europee della prossima primavera). Il consigliere comunale Silvio Viale (Presidente di Radicali Italiani) ha presentato lo scorso ottobre una delibera che chiede la convocazione dei referendum consultivi.
I quesiti riguardano:
1) Città metropolitana (affinchè sia costituita da Torino e dai comuni di prima e seconda cintura e non dall’intera Provincia di Torino).
2) Regolamentazione dell’attività di prostituzione.
3) Politiche di riduzione del danno sulle droghe con apertura di narcosale in città e la riattivazione dell’agenzia comunale sulle tossicodipendenze.
4) Riduzione del consumo di suolo tramite riutilizzo delle aree già edificate e l’istituzione di un fondo di compensazione ecologica in caso di occupazione di nuovi terreni.
5) Istituzione del “road pricing” (pedaggio d’ingresso) per finanziare il completamento della prima linea di metropolitana e della seconda linea, da attivare solo quando tali opere entreranno in funzione.
6) Costruzione della ruota panoramica al Valentino.
Giulio Manfredi ( Comitato nazionale di Radicali Italiani) ha dichiarato:
“I cittadini su questioni sociali e di ordine sanitario come la droga e la prostituzione sono sistematicamente tagliati fuori. Se ne parla all’ONU per i trattati internazionali o sono temi di appannaggio di cosiddetti esperti. Noi vogliamo che i Torinesi si esprimano sulla nostra ipotesi di regolamentazione della prostituzione per eliminare lo sfruttamento illegale e togliere dalla strada prostitute e prostituti e su una gestione del problema droga che veda la riattivazione dell’Agenzia Comunale sulle Tossicodipendenze e, come accade in decine di città europee, sulla realizzazione di narcosale dove i tossicodipendenti possono assumere sostanze acquistate sul mercato illegale sotto controllo medico”.
Luigi La Vecchia (Associazione Alleanza per la Città) ha aggiunto:
“Il road pricing è l’unica possibilità, in questa fase di gravissima crisi economica, per finanziare il completamento della prima linea della metropolitana e la realizzazione della seconda linea. Dai dati a disposizione si evince che i veicoli che entrano ogni giorno in città sono circa 420.000. Ipotizzando un pedaggio (tassa di scopo) di 1 euro o 1,5 euro per le automobili si riuscirebbe ogni anno ad avere a disposizione tra i 70 e i 100 milioni di euro, che potrebbero essere utilizzati per il pagamento delle opere. Proponiamo alla Città di prendere spunto da quanto è già stato fatto a Oslo, a Stoccolma, a Londra e in altre città europee. Preciso che il nostro progetto prevede di istituire il pedaggio solo quando le nuove linee del metrò entreranno in funzione.
Igor Boni (Presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta) ha concluso:
“La costituzione della Città metropolitana non è un’opportunità ma un obbligo previsto dalla Costituzione e dalla legge italiana. Oggi si prevede di sostituire la provincia di Torino con la Città metropolitana, cambiando tutto per non cambiare nulla. E’ impensabile gestire nell’area metropolitana territori urbanizzati insieme alle montagne del Gran Paradiso, alle Valli di Lanzo e all’Eporediese. Vogliamo chiedere ai torinesi se preferiscono questa scelta (che riteniamo irrazionale) o, seguendo quanto accade in tutta Europa, costruire la Città metropolitana mettendo insieme Torino con i grandi comuni della prima e seconda cintura, migliorando i servizi e l’efficienza e riducendo i costi, accorpando società partecipate che sono troppo spesso doppioni utili solo al sottopotere politico. Vogliamo con questi referendum porre anche la questione del consumo di suolo, che rappresenta a tutti gli effetti la nuova frontiera dell’ambientalismo per dare un segnale e invertire la rotta che ci ha condotto a devastare gran parte dei territori produttivi della nostra pianura”.
Torino, 21 maggio 2013
I testi dei sei referendum:
http://www.associazioneaglietta.it/cosa-facciamo/torinosimuove/