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Garante carceri: importante presa di posizione Camera Penale Piemonte. Domani i consiglieri procedano a nomina e non a estinzione

Igor Boni (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani):

Dopo l’autorevole presa di posizione di Enrico Costa (coordinatore regionale PDL) contro la soppressione del garante regionale, è arrivata un’altra importante dichiarazione pro garante da parte della Camera Penale del Piemonte Occidentale e della Valle d’Aosta.

Importante perché gli avvocati penalisti sono coloro che ogni giorno toccano con mano sia lo stato comatoso dell’amministrazione della giustizia sia lo stato vergognoso in cui versano le carceri; i due fenomeni negativi sono fra loro connessi, anzi si alimentano a vicenda.

Domani il Consiglio Regionale del Piemonte ha tutti gli elementi in mano per accantonare il PDL n. 188 “Pedrale e altri” (cosiddetto “ammazzagaranti”) e per procedere alla nomina del garante regionale delle carceri, a tre anni e mezzo dall’approvazione della legge istitutiva.

Sarebbe, oltretutto, un bel modo per corrispondere al recente, ennesimo, grido di dolore levato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulla situazione delle carceri italiane.

Torino, 10 giugno 2013

Segue il comunicato stampa odierno della Camera Penale:

CAMERA PENALE “VITTORIO CHIUSANO” DEL PIEMONTE OCCIDENTALE E V.D.A.: LA REGIONE VUOLE ABOLIRE IL GARANTE PER I DETENUTI. UN PRIMATO TRA LE REGIONI ITALIANE CHE FA OFFESA ALLA TRADIZIONE GARANTISTA PIEMONTESE.

La decisione della maggioranza di governo della Regione Piemonte di non procedere alla nomina del Garante per i  Detenuti e di eliminarne di fatto la figura è un atto di grave irresponsabilità a fronte della situazione drammatica in cui versano gli istituti carcerari piemontesi, di cui l’ultimo segnale di allarme è la recente morte di un detenuto anziano che è andata ad accrescere il numero nazionale dei decessi inframurari che conta già 71 vittime dall’inizio dell’anno.

Affidare le competenze del Garante per i Detenuti al Difensore Civico non solleva il governo regionale da questa mancanza di responsabilità ed anzi ne aggrava le conseguenze, essendo chiaro che un carico di lavoro così imponente e così eterogeneo in capo ad un’unica istituzione non può che renderne del tutto inefficace l’azione concreta, a grave discapito delle emergenze che vengono proprio dal mondo carcerario.

Stupisce amaramente che un settore d’intervento così rilevante e delicato, come la tutela dei diritti delle persone in stato di detenzione, venga pregiudicato per ragioni di “economia” che potrebbero trovare migliore e più ampia soddisfazione con la riduzione di costi davvero superflui, come le recenti cronache paiono indicare.

La Camera Penale “Vittorio Chiusano” del Piemonte Occidentale e V.d.A. non può che stigmatizzare la posizione assunta dalla maggioranza del Consiglio Regionale del Piemonte che, se tradotta in fatti, porterà la nostra Regione a distinguersi negativamente dalle maggiori regioni italiane che hanno da tempo istituito e reso funzionante un ruolo essenziale di civiltà sociale.

Un primato che fa offesa alla tradizione piemontese, storicamente all’avanguardia nel rispetto e nelle garanzie dei diritti, e che si auspica non debba essere raggiunto: per questo la Camera Penale rivolge appello a tutti i consiglieri affinché nei fatti, non a parole, riconoscano e sappiano dare attuazione ai valori di civiltà di un Paese democratico e liberale.

http://www.camerapenalevittoriochiusano.it/sites/default/files/Comunicato%20stampa%2010%20giugno%202013.pdf